La RSA accoglie e ospita persone adulte e anziane che hanno necessità di assistenza socio-sanitaria e di trattamenti, con patologie cronico-degenerative. Gli ospiti possono essere accolti in regime residenziale.
Quali operatori
L’équipe della RSA è composta da operatori socio-sanitari, infermieri professionali, animatori, fisioterapisti e logopedisti. È coordinata da una coordinatrice psicologa. I Medici Specialisti e i Medici di Medicina Generale collaborano con la Direzione Sanitaria e assicurano il monitoraggio dello stato di salute e le cure mediche che si rendono necessarie. Gli operatori della RSA, insieme con l’équipe di coordinamento della Cittadella, i familiari e i Servizi inviati costituiscono il gruppo di lavoro che elabora per ciascun ospite un progetto individualizzato, che prende in considerazione gli aspetti medico diagnostici, terapeutici e socio riabilitativi, e che viene verificato almeno ogni semestre e comunque ogni volta che il gruppo di lavoro lo ritenga necessario.
Vi sono 40 posti divisi in tre rioni - gli ospiti soggiornano in camere doppie e singole con bagno. Vi sono inoltre due bagni assistiti, dispongono di aree comuni con più sale da pranzo, saloni, sala TV, terrazze esterne, e giardino.
Come funziona
Ogni ospite è accolto in base ad un progetto individualizzato (P.A.I.) che, a partire dalle condizioni di salute e dalle abitudini dell’ospite, individui le necessità socio assistenziali e sanitarie di cui l’ospite ha bisogno. A partire dalla valutazione di alcuni elementi chiave si possono definire progetti assistenziali che prendono in considerazione le problematiche nutrizionali, lo stato funzionale e motorio, le condizioni psicologiche ed emotive e relazionali, non senza tener conto della storia personale e familiare per la valenza culturale, tradizionale, religiosa dell’ospite nella sua unicità. Il lavoro delle équipe punta a mettere in atto, per ogni ospite, le condizioni quotidiane affinché sia favorita l’autonomia attraverso la riabilitazione motoria e la fisioterapia, ove opportuna, ed il coinvolgimento in attività quotidiane e laboratori artigianali e creativi che tengano conto delle aree di interesse degli ospiti, ognuno con i propri saperi, la propria storia, provenienza regionale e culturale.
La vita in RSA
Un’organizzazione attenta e puntuale che tenga conto dei tempi e dei ritmi che scandiscono la vita di ogni ospite, può contribuire affinché il quotidiano mantenga una sua dimensione di normalità e di vitalità e che pur tenendo conto delle difficoltà di ognuno dovute alla malattia o al decadimento cognitivo non impediscano agli ospiti di condurre una vita, il più possibile, “normale”. La creazione di spazi comuni (salone per giocare a carte, angolo lettura e biblioteca, sala TV) contribuisce a ricreare le condizioni di vita di una piccola città, divisa in rioni. I laboratori e le attività quotidiane proposte contribuiscono a rendere l’RSA un luogo dove è possibile coniugare la dimensione della sfera privata con quella pubblica e sociale come in una piccola città.
Le attività di laboratorio
Oltre che dai momenti della vita quotidiana, la giornata è scandita dalle attività di laboratorio. Questi sono momenti in cui gli anziani possono fare esperienza a partire da attività che attirato il loro interesse e che possono svolgere un’importante funzione di socialità. Alcune attività che vengono svolte sono:
Le attività riabilitative
Gli ospiti possono usufruire di attività riabilitative calibrate in base alle esigenze e alle specifiche difficoltà che essi presentano. Sono presenti attività di fisioterapia, espressione corporea, logopedia. Altre attività vengono programmate in base a specifiche necessità.
Il lavoro con le famiglie
Le famiglie sono considerate parte integrante del progetto e il lavoro con i familiari viene svolto in incontri con alcune delle figure di riferimento della RSA e della Cittadella: la coordinatrice, la referente infermieristica e le direzioni di struttura e direzione sanitaria.
Chi accoglie
La RSA può ospitare adulti anche anziani autosufficienti e non che convivono con malattie sistemiche croniche sia neurologiche sia degenerative con diverso grado di disabilità motoria, psichica, relazionale.
Come si accede
Le ammissioni avvengono generalmente su richiesta del familiare o delle ASL. L’ingresso alla Cittadella può avvenire sia privatamente su domanda dell’interessato, o dei familiari, su apposito modulo disponibile presso la Reception o presso i Servizi Sociali dei Comuni appartenenti all’ASL della Regione Piemonte. Un’apposita Commissione U.G.V o U.V.H. dell’ASL di appartenenza visiterà a domicilio l’Utente a cui sarà assegnato un punteggio per una graduatoria.